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Sono due le ipotesi sulle quali la Procura di Patti sta lavorando, in merito al caso della morte della dj Viviana Parisi e di suo figlio Gioele. La prima ipotesi si basa sulle fragili condizioni psichiche della donna (i medici le avevano diagnosticato già da tempo, una psicosi con crisi mistiche e manie di persecuzione), che dopo l’incidente in galleria ha inspiegabilmente abbandonato l’auto e si sarebbe inoltrata nella campagna folta, come dicono anche alcuni testimoni che hanno visto la donna col bambino. La pista a cui cercano di dare spiegazioni e conferma gli inquirenti è quella secondo cui Viviana si sarebbe lanciata dal traliccio volutamente, dopo aver strangolato, presumibilmente il piccolo Gioele.

Altra ipotesi è invece quella dell’aggressione da parte di animali selvatici, che trova d’accordo anche i familiari, convinti che la donna non avrebbe mai fatto del male al proprio bambino.

l’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello ha spiegato che potrebbero esser morti in due momenti e in due luoghi distinti. «Magari la madre aveva perso Giole per un attimo ed era salita sul pilone per tentare di avvistarlo, finendo giù accidentalmente. È probabile che il bimbo sia caduto da qualche altra parte e successivamente sia stato assalito dagli animali. Da quello che abbiamo visto sarebbe stato difficile anche per gli animali trascinare il corpo del piccolo nel posto dove sono stati trovati i resti. Comunque speriamo che questi sopralluoghi possano chiarire la vicenda».

L’autopsia sul corpo di Gioele Mondello, 4 anni, i cui resti sono stati trovati nelle campagne di Caronia, nel Messinese, sarà ora
eseguita al Policlinico martedì prossimo.