Il ministero dei Trasporti in vista della ripartenza dell’anno scolastico detta le nuove linee guida, tra queste, vi sarebbero anche la misurazione della temperatura degli studenti a casa, prima della salita sugli scuolabus, il divieto di far salire sul mezzo di trasporto gli alunni febbricitanti o entrati in contatto con persone positive al coronavirus nei 14 giorni precedenti.
E ancora…
Capienza massima per 15 minuti nel caso in cui la permanenza degli alunni non sia superiore ai 15 minuti.
Igienizzazione, la sanificazione e disinfezione dei mezzi di trasporto almeno una volta al giorno. L’areazione, fatta possibilmente naturale e continua dei mezzi di trasporto. Dotazione di detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni, distanziamento di un metro alla salita, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia accomodato.
I ragazzi dovranno poi aver cura di non alzarsi dal proprio posto fino a quando il passeggero precedente non sarà sceso. Non occupare il posto disponibile vicino al conducente (ove esistente).
Indossare i dispositivi di protezione individuale per il conducente, al quale non è consentito avvicinarsi o di chiedere informazioni.
L’obbligo per gli alunni trasportati di indossare la mascherina: disposizione che non sarà applicata agli alunni di età inferiore ai sei anni, e studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.
La distribuzione degli alunni a bordo verrà definita tramite un marker segnaposto, per garantire il distanziamento di un metro all’interno dei mezzi, limitando così la capienza massima.
Le deroghe al distanziamento di un metro sono previste nei seguenti casi: ove sia possibile l’allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento faccia a faccia; sia consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti; nel caso di alunni che vivono nella medesima unità abitativa.
Il Comune può decidere, sulla base delle necessità, una differenziazione delle fasce orarie del trasporto, non oltre le due ore antecedenti l’ingresso usuale a scuola e un’ora successiva all’orario di uscita previsto.