Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’ATS di Milano, l’Agenzia di tutela della salute della città (l’equivalente di quelle che in altre regioni si chiamano ASL), intervenendo il 19 ottobre a SkyTg24: “Non riusciamo a tracciare tutti i contagi, a mettere noi attivamente in isolamento le persone. Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa”.
«Non sappiamo esattamente quale sia la velocità con cui si può verificare il fenomeno (della diffusione dei contagi, ndr) in una grossa metropoli come Milano». Nei giorni scorsi Demicheli aveva già anticipato che il sistema di tracciamento era andato in crisi.
L’ATS aveva reclutato per il tracciamento tradizionale – quindi quello che si fa chiamando per telefono ciascun contatto di ogni persona risultata positiva – 150 assistenti sanitari, che però sembrano essere insufficienti.