Le ultime vendite trimestrali della Mattel hanno registrato un aumento del 29 per cento delle vendite, un record degli ultimi 20 anni, che viene attribuito dal colosso del giocattolo al lockdown da Coronavirus.
“Barbie a 62 anni è più rilevante che mai”, ha commentato il il Ceo di Mattel Ynon Kreiz in una intervista al Wall Street Journal. Grazie alla bambola l’azienda ha registrato un +10 per cento dei suoi utili. Un incremento che potrebbe essere attribuito alla crisi, allo stare in casa, legata alla concorrenza di altre bambole a cui la Mattel aveva cercato di rispondere introducendo nuove collezioni più inclusive con diversi colori della pelle, nuove misure e disabilità permanenti, accanto alla linea sulle nuove carriere.
L’ultima, lanciata l’anno scorso di questi tempi, aveva visto Barbie indossare la toga col collarino di pizzo di Ruth Bader Ginsburg, l’iconica giudice liberal della Corte Suprema, dopo che la Mattel aveva constatato che negli Usa solo il 33 per cento dei magistrati erano donne. E durante la pandemia tantissimi papà e mamme hanno hanno deciso di puntare su giocattoli che stimolassero l’immaginazione, fidati e di qualità.
I consumatori sono tornati a comprare Barbie quando la fine del lockdown non si è materializzata. E adesso che la stagione delle feste si avvicina, gli stessi rivenditori si sono accorti della necessità di rafforzare gli inventari.