I test della saliva possono essere considerati un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Covid 19, qualora non sia possibile effettuare i tradizionali tamponi oro/nasofaringei, ma vanno utilizzati preferibilmente entro i primi 5 giorni dall’inizio della comparsa dei primi sintomi.
A indicarlo è una circolare del ministero della Salute sul loro utilizzo che detta le indicazioni sulla raccolta dei campioni e sulla segnalazione dei casi.
Il test viene indicato come utile per “screening ripetuti” per motivi professionali o di altro tipo, sugli anziani o disabili e sui bambini in ambito scolastico. Alcuni studi hanno rilevato infatti, una certa sensibilità comprese tra il 53 e il 73%.
“Finalmente il ministero della Salute ha dato il via libera all’uso dei tamponi salivari nelle scuole: un provvedimento che come Lega caldeggiavamo da mesi e che servirà a contenere i rischi per insegnanti, personale e studenti, migliorando sensibilmente la capacità di monitorare e tracciare la presenza del virus all’interno della comunità scolastica. Questo è lo spirito con cui deve muoversi un Governo di unità nazionale”, spiega il sottosegretario per l’istruzione Rossano Sasso.