L’influenza è alle porte. Identificati i primi due casi. Lo ha rivelato l’Istituto Superiore di Sanità. Un primo caso di virus influenzale A/H3 è stato individuato a Varese e confermato presso l’Università di Milano in un bambino con sintomatologia influenzale. Il secondo caso di virus influenzale A/H3 invece è stato scoperto dall’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino in un bambino che aveva raggiunto il pronto soccorso per una polmonite.
Dalla metà di ottobre è già disponibile, potersi fare il vaccino antiinfluenzale nelle farmacie o dai medici di famiglia.
La vaccinazione è importante, soprattutto per le persone più fragili.
Il Servizio Sanitario Nazionale consiglia di fare il vaccino ad alcune categorie di persone che per loro è gratuito.
Si tratterebbe infatti di persone dai 65 anni in su;
bambini di età superiore ai 6 mesi;
persone sotto i 65 anni che abbiano
– malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio,
– malattie dell’apparato cardio-circolatorio,
– diabete,
– obesi,
– insufficienza renale cronica,
– malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie,
– tumori,
– malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV,
– malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali,
– patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici,
– patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari),
persone con epatopatie croniche;
bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
donne incinte all’inzio della stagione epidemica;
persone ricoverate presso strutture per lungodegenti;
medici e personale sanitario di assistenza;
familiari e persone che vivono con pazienti ad alto rischio;
donatori di sangue.