Sei diverse ricerche, ancora preliminari, sembrano evidenziare come il nuovo ceppo di coronavirus colpisca soprattutto le vie respiratorie superiori. Questo spiegherebbe la sua maggior trasmissibilità ma anche la minor gravità delle malattie scaturite dall’infezione. Alcune ricerche evidenziano infatti, la capacità della variante di sfuggire alla protezione immunitaria fornita da due dosi di vaccino.
Sintomi meno gravi verificati dal gruppo di ricerca in virologia molecolare dell’Università di Liverpool. I risultati, pubblicati lo scorso 26 dicembre, sono stati osservati su alcuni esemplari di topo infettati con Omicron. Rispetto a precedenti ricerche, la sintomatologia osservata era più blanda: minor perdita di peso, carica virale più bassa e episodi di polmonite meno gravi.