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A Portland in Oregon è nato un movimento a sostegno degli sport femminili.

Un bar, il primo al mondo a tema, ‘The Sports Bra’, che vuole puntare solamente su partite giocate da squadre femminili.

Negli Stati Uniti i cosiddetti ‘A Portland in Oregon è nato un movimento a sostegno degli sport femminili.

Ha aperto il primo bar al mondo a tema, si tratta di ‘The Sports Bra’, il quale in un settore dove regna la disparità di genere cerca di colmare il divario accendendo gli schermi solo su partite in cui giocano squadre femminili.

Negli Stati Uniti i cosiddetti ‘sports bar’, uno degli elementi caratteristici della cultura americana, ossia luoghi dove ci si riunisce per guardare le partite o le competizioni sportive circondati da decine di schermi televisivi, di solito dedicano poco spazio alla controparte femminile, spesso solo su richiesta di qualche cliente sintonizzano i canali dove sono le donne ad essere in campo.
Secondo uno studio di Unesco sulla diseguaglianza di genere anche se il 40% delle atleti professioniste sono donne, solo il 4% degli sport femminili ricevono copertura mediatica. “Il nostro approccio – ha spiegato la fondatrice di The Sports Bra Jenny Nguyen – è di far sì che quel 4% venga mostrato e faccia rumore”. Ha aggiunto anche che le ragazze che praticano sport hanno maggiore senso di autostima e un’immagine più positiva del loro corpo.
L’idea per ‘The Sports Bra’ ha cominciato a prendere piede nel 2018 quando Nguyen con alcune amiche voleva cercare di vedere una partita di campionato studentesco femminile. Dopo aver girato diversi posti alla fine hanno trovato un bar ma sono state relegate in un angolo e con un piccolo schermo.
Non a caso, secondo uno studio del 2021 della USC/Purdue University, nel 2019 il 95% della copertura sportiva televisiva, tra cui Espn, si è concentrata sugli sport maschili.
“A malapena si conosce la storia delle donne del football – ha commentato Leah Hinkle, general manager delle Oregon Ravens, una squadra femminile di football – ma l’uguaglianza non passa solo attraverso la ripartizione del tempo di permanenza sullo schermo, l’uguaglianza è anche avere ciò di cui si ha bisogno per avere successo. Gli sport femminili hanno bisogno di un movimento e The Sports Bra comunica quell’idea”.
Porre una soluzione al problema di genere nella copertura televisiva degli sport è qualcosa che va al di là dell’apertura di un semplice bar, tuttavia Nguyen spera che si riesca ad avere un seguito partita dopo partita. Secondo gli esperti una maggior visibilità è un elemento chiave per aumentare la partecipazione delle donne negli sport. Inoltre, secondo la Women’s Sports Foundation, prima che una ragazzina compia 14 anni il rischio di abbandono di uno sport è il doppio rispetto ad un coetaneo.
Quando si tratta di una persona Lgbtq+ la percentuale raddoppia ulteriormente. ‘, uno degli elementi caratteristici della cultura americana, ossia luoghi dove ci si riunisce per guardare le partite o le competizioni sportive sono circondati da decine di schermi televisivi, di solito dedicano poco spazio alla controparte femminile, spesso solo su richiesta di qualche cliente sintonizzano i canali dove sono le donne ad essere in campo.

Secondo uno studio recente, condotto dall’Unesco sulla diseguaglianza di genere anche se il 40% delle atleti professioniste sono donne, solo il 4% degli sport femminili ricevono copertura mediatica.

“Il nostro approccio – ha spiegato la fondatrice di The Sports Bra Jenny Nguyen – è di far sì che quel 4% venga mostrato e faccia rumore”. Ha aggiunto anche che le ragazze che praticano sport hanno maggiore possibilità di poter credere in loro stesse. E di avere un immagine positiva del loro corpo femminile.

L’idea per ‘The Sports Bra’ è quella di prendere piede nel 2018 quando Nguyen con alcune amiche voleva cercare di vedere una partita di campionato studentesco femminile. Dopo aver girato diversi posti alla fine hanno trovato un bar ma sono state relegate in un angolo e con un piccolo schermo.

ph crediti elle.it