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“Terminato il deflusso dall’area del Rave party, ora completamente sgombra”.

A spiegarlo è la Questura di Modena: intanto sono state completate le operazioni di prima messa in sicurezza del capannone con saldatura degli accessi, transennamenti e bandellature e la Digos ha provveduto all’apposizione dei sigilli.

E’ terminato anche il deflusso dall’area del Rave party, ora completamente sgombra.

Lo spiega la Questura di Modena: e sono state completate anche le operazioni di prima messa in sicurezza del capannone con saldatura degli accessi, transennamenti e bandellature e la Digos ha provveduto all’apposizione dei sigilli.

La zona è tuttora presidiata dalle forze di polizia. Complessivamente, dall’inizio delle operazioni odierne, sono state identificate 1383 persone in deflusso dal rave e controllati 337 veicoli. Nei controlli lungo la viabilità maggiore, la Polizia stradale ha effettuato anche test dell’alcol.

Dalla norma anti-rave “ci aspettiamo di non essere diversi dalle altre nazioni d’Europa: quando ci fu il rave di Viterbo la cosa che mi colpì molto è che queste migliaia di persone erano arrivate in Italia e organizzato questo rave, con due morti e la devastazione di un’area protetta: arrivavano da tutta Europa e si erano organizzati con delle chat. Ho immaginato la scena di queste simpatiche persone che decisero di venire in Italia perché l’impressione che ha dato lo Stato è stato di lassismo sul tema del rispetto delle regole e della legalità. Qui quel rave si sarebbe potuto celebrare e in altre nazioni no”. Lo ha detto in conferenza stampa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Quelle persone – ha aggiunto – rimasero lì per 48-72 ore, andarono via da sole, di loro sponte, dopo giorni, come se lo Stato non esistesse. Il segnale che voglio dare è che l’Italia non è più la nazione in cui si va quando c’è da delinquere perché qua siamo meno attenti”. Se poi, nonostante la norma, “accadrà ancora, vedremo come si può ancora migliorare. Abbiamo già dato il messaggio chiaro che Italia interviene e risponde e può essere un deterrente per chi crede di avere vita facile”.