Sono stati fissati i funerali di Vanessa Ballan, vittima del femminicidio di Riese Pio X, da parte del suo ex, Bujar Fandaj. La celebrazione si terrà venerdì 29 dicembre, al Duomo di Castelfranco Veneto, città di cui è originaria la famiglia della ragazza uccisa, con 8 coltellate, alle 14:30.
E’ prevista, per decisione del governatore della regione Veneto Luca Zaia, una giornata di lutto cittadino e regionale. Nel comune di Castelfranco verranno spente le luminarie natalizie nella serata di giovedì 28 dicembre.
Due anni di incontri clandestini e poi la fine dalla giovane uccisa con il suo bambino in grembo. Era alla 12esima settimana di gravidanza quando è stata ammazzata brutalmente nella sua abitazione dal 41enne Bujar Fandaj, una storia terribile sulla quale il ministro Carlo Nordio vuole vederci chiaro e per questo ha chiesto una relazione sul procedimento per stalking.
I segnali c’era tutti, sembra che l’ex amante avesse già aggredito tre volte Vanessa: 20 giorni fa era entrato con un coltello in mano nella villetta di Riese Pio X (dove poi l’ha uccisa), poi l’aggressione davanti al supermercato ripresa dalle telecamere e alla fine la mattanza del 19 dicembre scorso. Quando entrato in casa scavalcando il cancello e rompendo un vetro di casa della ragazza, dove viveva con il compagno e padre di un altro figlio, di 4 anni, se l’è trovato sulle scale e l’ha prima picchiata barbaramente e poi uccisa con 8 coltellate.
A fine ottobre la procura aveva sequestrato il cellulare usato dall’uomo per ricattarla, ma l’analisi dei tabulati è arrivata il giorno dopo il femminicidio. La giovane aveva cancellato tutti i messaggi per non farsi scoprire dal compagno.
Ma ora spunta un altro particolare inquietante nella vita della povera donna uccisa: una precedente denuncia che Vanessa aveva fatto per stalking a carico di un altro uomo, e poi aveva ritirato in fase di processo.
“Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo contribuire a costruire un futuro migliore. Serve la forza di non voltare la testa”. Le parole ieri sera del parroco del Duomo di Castelfranco Veneto, don Claudio Bosa, durante la veglia per lei.