I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno recuperato a Bovolenta (Padova) all’interno del furgone Nissan finito due giorni fa nel fiume Bacchiglione, il corpo senza vita di Alberto Pittarello.
L’uomo, di 39 anni, era ricercato perché sospettato di aver ucciso la moglie Sara Buratin con almeno 20 coltellate dopo averla aggredita alle spalle. I due stavano per separarsi.
L’ipotesi più accreditata è che l’uomo sia deceduto per annegamento. Sarà comunque l’autopsia a stabilire la reale causa del decesso.
Di Pittarello si erano perse le tracce dal 27 febbraio, subito dopo il ritrovamento del corpo senza vita della moglie da parte della madre Mariagrazia Pasquetto, nel cortile della propria abitazione dove la donna era tornata a vivere insieme con la figlia.
Baratin e Pittarello erano in fase di separazione, lei aveva deciso di tornare dalla madre. Ma niente lasciava supporre che l’uomo sarebbe arrivato a ucciderla. Prendendo un giorno di permesso a lavoro, e con una scusa, andando a casa della madre di lei, dove la moglie alloggiva.
Per poi nel box, accoltellarla alle spalle e alla gola.
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