Ha confessato l’omicidio del papà, Makka Sulayev, 18enne che ha ucciso il padre 50enne venerdì pomeriggio in provincia di Asti.
La giovane ha confessato di aver accoltellato il genitore, Akhyad Sulaev, per difendere la propria madre nel corso dell’ennesima lite scoppia in famiglia, di origine russa.
“Ci maltrattava da tempo, era violento”, hanno riferito sia la figlia 18enne che la moglie dell’uomo ai carabinieri della compagnia di Canelli, coordinati dalla Procura di Alessandria, che seguono le indagini.
I maltrattamenti, secondo quanto hanno raccontato, non avrebbero riguardato i tre fratelli più piccoli di Makka.
Alla base dell’accesa discussione, che è poi degenerato in omicidio, il fatto che il padre si fosse licenziato dal suo impiego lavorativo, in un locale che si occupa di ristorazione (ambito in cui lavorano anche la moglie e la figlia). Non sarebbe stata la prima volta che il 50enne lasciava all’improvviso un lavoro, mettendo in difficoltà il resto della famiglia, a quanto hanno riferito madre e figlia.
Nessuna denuncia era pervenuta ai carabinieri per maltrattamenti o lesioni in famiglia, ai danni di qualcuno.
Il quadro di violenze che la 18enne ha raccontato emergerebbe però dalle testimonianze delle due e dagli elementi raccolti dagli investigatori.