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Nel 2023 sarebbero quasi quattro studenti italiani su 10, coloro che hanno ammesso di aver provato nel corso della propria vita almeno una volta una sostanza stupefacente. Il dato emergerebbe dalla relazione annuale del 2024 del Dipartimento per le Politiche Antidroga al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, secondo il quale 680mila giovani, cioè un quarto della popolazione studentesca, ha assunto droghe nel corso dell’anno precedente allo studio in questione.

E tra i giovani consumatori di sostanze stupefacenti spicca soprattutto il dato sui minorenni: 360mila, cioè più della metà degli studenti che ne fanno uso.

I minori denunciati per reati penali correlati alla droga sono in aumento del 10% rispetto al 2022 (sono stati 1.246, il 4,5% delle persone denunciate). E la vicenda di Thomas, il sedicenne accoltellato con 25 coltellate e ucciso da i suoi coetanei a Pescara, in un parco pubblico per un debito di droga, sembra proprio confermarlo.

Aumenta il consumo di cocaina: quasi 54mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver fatto uso di cocaina nel 2023 e aumenta anche la percentuale di studenti che hanno utilizzato la sostanza prima dei 14 anni. Anche il consumo di nuove sostanze psicoattive è cresciuto in un anno, 160mila studenti tra i 15 e i 19 anni riferiscono di averne consumato almeno una nel corso degli ultimi 12 mesi. Le smart drug più consumate dai ragazzi sono cannabinoidi sintetici (4,6%), ketamina (1,3%), oppioidi sintetici (1,3%), catinoni (0,8%) e Salvia Divinorum (0,5%). E quasi 380mila giovanissimi hanno anche avuto almeno un’intossicazione da alcol.

ph credit pixabay

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