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Salgono a nove gli indagati per la tragedia di giovedì scorso a Palazzolo Acreide, centro del Siracusano, dove un bambino di 10 anni che stava partecipando a un campo estivo organizzato da una onlus locale che si occupa di disabili ha perso la vita cadendo in un pozzo artesiano di 15 metri di profondità.

Oltre al proprietario del terreno su cui è stato realizzato il pozzo, che è anche il presidente dell’associazione che gestiva il grest, sono finiti nel registro degli indagati otto accompagnatori del gruppo di ragazzini che stava facendo una gita in una fattoria didattica.

Il bambino aveva accompagnato il fratellino disabile. Per tutti la contestazione dei pm di Siracusa è di omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia sono comunque un atto dovuto per consentire alle persone potenzialmente coinvolte nell’inchiesta di nominare un consulente medico-legale per l’autopsia che verrà effettuata la prossima settimana.

Al centro dell’indagine ci sono le cautele prese dal proprietario del pozzo che, però, a quanto pare sarebbe stato ben segnalato e chiuso e le eventuali responsabilità degli educatori, tenuti a vigilare sul gruppo di ragazzi, alcuni disabili, che partecipava alla gita.

Tra loro anche Carmela Caligiore, la volontaria di 54 anni che, dopo aver visto il piccolo precipitare giù, ha tentato disperatamente di salvargli la vita, scendendo i gradini in mattoni che si trovano all’interno del pozzo.

Saranno celebrati oggi a Palazzolo Acreide, nel Siracusano, i funerali di Vincenzo Lantieri. Le esequie si terranno, alle 16.30, nella Basilica di San Sebastiano e la messa sarà celebrata dall’arcivescovo di Siracusa, monsignore Francesco Lomanto.

ph credit dal web e vdf

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