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Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella

, critica duramente la decisione presa dal Cio di lasciar gareggiare un’atleta transgender contro un’atleta donna. Il caso è scoppiato dopo le polemiche sulla partecipazione al torneo olimpico di pugilato delle due atlete transgender Imane Khelif e Lin Yu-ting, recentemente escluse dai Mondiali per non aver superato il “gender test”.

Oggi, Khelif dovrà affrontare l’azzurra Angela Carini nella categoria pesi welter.

“Desta grande preoccupazione sapere che, durante i giochi Olimpici a Parigi, in gare di pugilato femminili siano state ammesse due persone transgender, uomini che si identificano come donne, e che, in competizioni recenti, erano state invece escluse”, afferma ancora il ministro Roccella.

“Sorprende che non vi siano, a livello internazionale, criteri certi, rigorosi e uniformi, e che proprio alle Olimpiadi, evento simbolo della lealtà sportiva, possa esserci il sospetto, e assai più del sospetto, di una competizione impari e persino potenzialmente rischiosa per una dei contendenti”, prosegue la Roccella.

“Il Coni si è attivato con il Comitato olimpico internazionale affinché i diritti di tutti gli atleti e le atlete siano conformi alla Carta Olimpica e ai regolamenti sanitari” è invece la nota del Comitato olimpico nazionale italiano, senza alcun riferimento al caso esplicito.

“Per Angela Carini non sarà garantita un’equa competizione”. Le parole del ministro dello sport italiano Andrea Abodi da Parigi, mentre dall’Italia insorge tutto il centro destra contro il Cio.

Matteo Salvini, che ha anche ricevuto delle minacce sui social dice: “Schiaffo all’etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi”.

“Pugile trans dell’Algeria – bandito dai mondiali di boxe – può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Un’atleta messicana che l’aveva affrontata ha dichiarato: ‘I suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni da pugile, nemmeno combattendo contro sparring partner uomini’. Uno schiaffo all’etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi. Basta con le follie dell’ideologia ‘woke’!”, così commenta i fatti sui social il vicepremier, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, leader della Lega Matteo Salvini. 

“Un uomo picchierà una donna sul ring, follia”

 “Sbalordisce la notizia che in un incontro della boxe femminile alle Olimpiadi di Parigi, un pugile biologicamente uomo combatterà come donna contro un’atleta italiana. Il tutto a nome di un distorto concetto di inclusione a tutti i costi”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d’Italia Giulia Cosenza. “Questa follia – osserva – è stata resa possibile dalla creazione di una commissione ad hoc, ‘la Boxing Unit di Parigi 2024’, che non solo lascia molta libertà alle Nazioni di valutare i propri atleti, ma non prevede nemmeno il test del Dna per la determinazione del sesso a cui sono obbligatoriamente sottoposti i pugili. Una scelta che viola i principi che sono alla base delle discipline sportive, tradisce la dignità e le battaglie delle donne e consentirà ad un uomo trans di picchiare una donna su un ring”, conclude Cosenza.

Intanto l’atleta italiana si dice pronta per la sfida di oggi: “Decide Cio, io mi adeguo”

 “Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il Cio, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa”. È il pensiero di Carini, delle Fiamme Oro.

ph credit ansa.it

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