Una diciannovenne, disperata, ha fatto l’ultima cosa che poteva fare, per riuscire a sfuggire ad un tentativo di stupro e di rapina: ha aperto la portiera, di quello che credeva essere un taxi e si è gettata dall’auto in corsa.
Tutto questo è avvenuto nel quartiere di Ponticelli di Napoli, a diversi chilometri da dove era cominciata la corsa del finto taxi: un lasso di tempo durante il quale la vittima ha vissuto momenti di terrore, che poi ha raccontato alla polizia.
Ad allertare gli agenti è stato un cittadino che ha assistito alla scena ed ha chiamato subito la centrale operativa raccontando di aver visto una donna che si era buttata da un’auto in corsa.
Sul posto, in via Fratelli Grimm, è subito intervenuta una pattuglia del Commissariato Ponticelli, mentre gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, lo hanno rintracciato in via Brin. L’uomo, un 38enne originario della zona di Caserta, è stato trovato in possesso degli effetti personali della vittima ed è stato arrestato per rapina e violenza sessuale. Ma le indagini sul suo conto non sono finite, perché nel veicolo i poliziotti hanno trovato diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l’arrestato non ha saputo giustificare la provenienza. Per questo è stato anche denunciato per ricettazione.
La polizia sta ora rintracciando tutti i proprietari dei documenti, per cercare di capire come il 38enne – che è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale – ne sia venuto in possesso.
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