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L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Sanitaria e Alimentare francese ha analizzato i prodotti utilizzati dalle donne durante il ciclo mestruale, rilevando piccole quantità di pesticidi in assorbenti e tamponi: livelli non pericolosi per la salute, ma presenti e che, secondo l’Agenzia, potrebbero essere evitati anche per non incorrere nell’effetto accumulo legato alla presenza di queste sostanze nell’ambiente.

Ma c’è di più. L’Agenzia ha anche lanciato un appello ai produttori chiedendogli di migliorare la scelta degli ingredienti e i processi di fabbricazione.

In assorbenti e tamponi sono state rilevate tracce dell’erbicida glifosato, di lindano e quintozene (ultime due vietate in Europa dal 2000, e probabilmente derivate da contaminazione da cotone importato).

Si tratta – precisa l’Agenzia francese – di composti con possibili effetti cancerogeni, che possono agire come perturbatori endocrini e che non vengono utilizzati intenzionalmente nella produzione.