La carenza di ferro riguarda il 25% della popolazione mondiale.
Un’alimentazione priva di questo prezioso minerale può provocare problemi molto seri al nostro organismo. In primis anemia i cui effetti vengono molto spesso sottovalutati.
La carenza di ferro può essere spia di malattie croniche. Se ne è discusso tra gli esperti della Società di Medicina Interna SMI riunitisi a Roma in occasione del 119 esimo Congresso Nazionale. Le fasce di popolazione più a rischio sono i bambini e gli over 65, soprattutto anziani che soffrono di patologie respiratorie, cardiovascolari e intestinali.
In occasione del Congresso si è deciso di avviare uno studio su oltre 2 mila pazienti. Al fine di analizzare l’impatto della carenza di ferro sulle più diffuse malattie croniche. A disposizione dei pazienti con carenze di ferro sono disponibili farmaci iniettabili innovativi. Ma prima di far ricorso ad essi bisogna seguire un’alimentazione sana in cui il ferro non deve mai mancare.
Il ferro è una componente essenziale per l’emoglobina e altri enzimi ritenuti molto importanti per il nostro organismo. L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda pertanto, l’assunzione di 10 mg di ferro al giorno per gli adulti maschi e 18 mg per le donne per tutto il periodo fertile. Gli alimenti ricchi di ferro sono i cereali, i funghi, i legumi secchi, le verdure come gli spinaci, la rucola, la cicoria e la bietola, le carni rosse magre e il pesce.
Per seguire un’alimentazione che consente di assorbire le giuste quantità di questo importante minerale le regole rispettare sono principalmente le seguenti:
1) Consumare carni rosse magre. Anche pollo e tacchino sono ritenuti fonte preziose di questo minerale;
2) E ancora, merluzzo, salmone, tonno;
3) Per assimilare al meglio la minore quantità di ferro presente nei legumi secchi e nei cereali occorre assumere nello stesso pasto alimenti ricchi di Vitamina C (agrumi, pomodori, cavoli, broccoli, peperoni), Vitamina A (tuorlo d’uovo, carote, zucca), cisteina (presente nella carne e nel pesce);
4) Evitare di bere caffè, tè o cacao subito dopo i pasti perché riduce l’assimilazione del ferro;
5) Non associare latte e derivati con alimenti ricchi di ferro perché se ne riduce l’assorbimento nell’organismo.