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“Sempre più spesso la terapia ortodontica viene richiesta o suggerita a persone di 30 o 40 anni, a volte anche 50enni e 60enni. Prima di farlo, però, bisogna assicurarsi che le gengive siano in salute e, naturalmente, che non vi siano carie”. A spiegarlo è Giulio Rasperini, professore associato di parodontologia presso l’Università di Milano ed esperto della Società italiana di Parodontolgia e Implantologia (Sidp).

Riallineare i denti è efficace anche per gli adulti, e i motivi non sono solo prettamente estetici. “Una dentatura ben allineata, infatti, – prosegue l’esperto – permette all’articolazione temporomandibolare di lavorare in uno stato di equilibrio, e questo influenzerebbe positivamente la postura generale”. Inoltre, permetterebbe, di mantenere un’igiene orale più accurata e “la placca rimossa più facilmente con lo spazzolino. I denti si carierebbero di meno e le gengive sarebbero meno infiammate”.

Ma quale tipo di apparecchio è importante scegliere, soprattutto ad una certa età? Si può semplificare dicendo che ne esistono di tre tipi. Gli allineatori trasparenti, ovvero le mascherine, che funzionano molto bene quasi sempre, tranne alcuni spostamenti particolari, “sono un sistema semplice e non ingombrante, vanno tolti solamente ogni volta che si mangia e si lavano i denti”, precisa Rasperini. Un’altra possibilità è l’apparecchio linguale fisso, che viene inserito nella parte interna dell’arcata dentale: “è estetico, ma più complicato e costoso, non si vede ma provoca un ingombro per la lingua che crea disagio. Inoltre, come quello tradizionale, può non esser facile da pulire dopo aver mangiato”. Infine, c’è il modello tradizionale, ovvero l’apparecchio fisso applicato sulla parete esterna dei denti, che ha oggi la possibilità di avere i gancetti (brackets) in ceramica o trasparenti, meno visibili di quelli tradizionali metallici: “è il più evidente dal punto di vista estetico ma ha la migliore versatilità ed è il sistema più economico”.

Il problema, però, sorge nell’adulto, non è che i denti non si spostano, prosegue Rasperini, “piuttosto che non si possono modificare le anomalie ossee, come avviene invece con i pazienti più piccoli.
Pertanto, una volta allineati i denti, è necessario utilizzare delle contenzioni, che possono durare a vita se si vuole mantenere il risultato ottenuto”. La contenzione può essere effettuata tramite mascherina (in questo caso va tenuta di notte), o tramite splintaggio linguale, ovvero i denti vengono bloccati con una legatura fissa interna incollata tra i denti.

L’adulto, inoltre, può essere interessato da una malattia parodontale: “in tal caso va prima trattata questa, altrimenti c’è il rischio di perdere i denti”. Altra caratteristica dei pazienti in età adulta, infine, è che chiedono tutto e subito, e che molto spesso questo non è possibile: “ci sono tempi biologici che vanno rispettati, ma esistono oggi tecniche per accelerare la terapia ortodontica previa stimolazione chirurgica dell’osso.