La carie, uno dei disturbi cronici infantili più diffusi al mondo, colpisce dapprima lo smalto, la superficie più esterna del dente, per poi arrivare sino ai tessuti interni, ossia colpire anche la dentina e la polpa, spesso scatenando dolore dopo essere entrati in contatto con cibi e bevande caldi o freddi e con alimenti e bibite zuccherati. Tuttavia prevenire la carie nei bambini, che sono i soggetti più a rischio, si può: ecco come fare.
Se la flora batterica si deposita nella cavità orale, magari a causa di una scorretta igiene orale, si mette in moto il processo infiammatorio carioso. A spiegarlo gli specialisti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che parlano di microorganismi, attraverso il loro metabolismo, trasformando i carboidrati del cibo in acidi che, a loro volta, avviano la demineralizzazione del dente. Una condizione questa che è in grado di deteriorare a lungo lo smalto dentale e contribuire alla formazione di una cavità. Anche la predisposizione individuale (avere una certa acidità della saliva o presenza di carie in famiglia) e l’uso di particolari farmaci possono indurre più facilmente questo tipo di processo corruttivo a carico del dente.
I bambini più colpiti sono quelli sotto i 2 anni di età a causa dell’assunzione prolungata, anche attraverso il ciuccio e il biberon, di bevande zuccherate, latte e miele (per farli addormentare o smettere di piangere).
Tale sindrome, viene chiamata dagli esperti come “Baby bottle caries”, ossia, sindrome della carie da biberon.
Ma come prevenirla?
I dentisti raccomandano
1- Pulire sempre la bocca del neonato. Anche se il piccolo non ha ancora denti da latte, dopo ogni pasto bisogna detergere la sua cavità orale con una garza inumidita.
2 – A ogni dente il suo spazzolino. Anche i primi dentini da latte vanno lavati, preferibilmente con uno spazzolino piccolo, specifico per bambini, e con setole morbide e flessibili.
3- Dopo i 2 anni si diventa “grandi”. Al compimento di questa età, bisogna lavare i denti tre volte al giorno, dopo i pasti principali, con uno spazzolino elettrico roto-oscillante, considerato dai dentisti lo strumento migliore per rimuovere la placca nel cavo orale.
4 – Usare il dentifricio al fluoro. Questa sostanza è fondamentale in termini di prevenzione della carie perché si fissa allo smalto rendendolo più “resistente” ai processi degenerativi. Da 1 a 6 anni la concentrazione di fluoro deve essere di 1000 ppm; sopra i 6 anni può salire fino a 1450 ppm.
5 – Pulire gli spazi interprossimali. La placca tende a depositarsi tra un dente e l’altro, e quindi usare lo spazzolino può certamente fare anche la differenza.
6- Dare al bambino pochi zuccheri. Questi composti favoriscono la formazione del processo carioso, quindi tendenzialmente bisogna seguire una dieta povera di zuccheri semplici. In tal senso, bisogna evitare l’utilizzo del biberon con latte e camomilla prima di andare a letto o l’utilizzo del ciuccio con miele o zucchero.
7 – Fare visite di controllo. Anche se può sembrare precoce, la prima visita dal dentista andrebbe fatta già all’età di un anno.