La Medicina trasfusionale di Belluno è all’avanguardia. E lo è, in particolar modo, in ambito dell’uso di emocomponenti con finalità rigenerative.
Un uso che nasce nel 1998, quando un chirurgo maxillofacciale, R.E. Marx, applicò il plasma ricco di piastrine autologo per stimolare la rigenerazione dell’osso mandibolare, così da indurre uno stimolo rigenerativo tissutale sfruttando i “fattori di crescita” contenuti nelle piastrine.
Già dal 1999, il dipartimento di Belluno fu tra i primi a introdurre l’uso di questi emocomponenti per il trattamento delle ulcere croniche della cute, mentre negli ultimi dieci anni sono stati trattati 3.178 pazienti per 11.405 applicazioni, afferenti per il 78% alla patologia ortopedica, per il 18% alla patologia cutanea e per il 4% alla patologia corneale.
Molto importante nel corso degli anni la collaborazione con la Fondazione Tes (Tissue Engineering and Signaling) e l’Università di Padova, attiva dal 2013 e sostenuta dell’Abvs, che ha consentito di caratterizzare e definire in dettaglio i meccanismi di funzionamento della membrana.