Il Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo ha presentato oggi a Roma la proposta di legge durante il convegno “Vulvodinia e neuropatia del pudendo: un dolore senza voce”. L’obiettivo? E’ quello di far inserire le due sindromi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Tra il pubblico presente anche Damiano dei Maneskin che accompagnava la fidanzata Giorgia Soleri, che sui social ha raccontato di soffrire di vulvodinia.
Al convegno sono intervenuti a sostegno della proposta Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, Annamaria Parente, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Marialucia Lorefice, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera e esponenti di diverse forze politiche.
Sileri ha manifestato il sostegno del ministero della Salute, impegnandosi a creare un fondo analogo a quello del 2020 per l’endometriosi. Lorefice si è impegnata a sua volta a calendarizzare la proposta di legge per il riconoscimento delle due sindromi.
Il dolore vulvare (o vulvodinia) è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di dolore cronico (di durata almeno superiore ai 3 mesi), localizzato a livello vulvare (genitali esterni femminili), senza nessuna causa apparente.
La vulvodinia è una condizione clinica di grande importanza per varie ragioni:
– è un problema che interessa moltissime donne, anche se purtroppo c’è grande ritrosia a parlarne con il proprio medico;
– oltre al dolore, le pazienti sperimentano anche altri sintomi (prurito, bruciore, senso di peso, disagio vulvare), che possono essere particolarmente sgradevoli e compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane;
– sebbene non sia una condizione pericolosa, può essere associata a complicanze, soprattutto psicologiche, che possono disturbare la vita quotidiana, ma soprattutto il rapporto di coppia e l’intimità con il proprio partner;
– sebbene sia diffusa, è un’affezione tendenzialmente sotto-diagnosticata e spesso ricondotta esclusivamente a stress o a stati psicologici (ansia, depressione);
– per il trattamento della vulvodinia esistono numerosi rimedi, la cui efficacia non è universale e pertanto il trattamento deve essere personalizzato e spesso è anche molto lungo e complicato; tuttavia che molte donne riescono a superare con successo la problematica.
Alla base della buona riuscita del trattamento vi è soprattutto il dialogo con proprio medico di fiducia, ginecologo e compagno.