Il Giudice per le Udienze Preliminari di Roma ha rinviato a giudizio sette persone, con l’accusa di omicidio stradale nel procedimento legato alla morte di Elena Aubry, 26enne rimasta uccisa il 6 maggio del 2018 in un incidente di moto al chilometro 25,5 di via Ostiense, una strada “in condizioni vergognose”.
Il processo è stato fissato al 9 luglio del 2024.
Fra gli indagati, sei funzionari comunali, tra cui gli ultimi due direttori del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, il Simu: Roberto Botta e Fabio Pacciani. Ci sono, poi, Francesco Compagnoli, responsabile della manutenzione ordinaria del lotto 6 della Grande viabilità, Marco Domizi, responsabile della manutenzione stradale, Paolo Fantini, direttore dell’ufficio manutenzione del X municipio, Nicola De Berardini, direttore tecnico del X municipio e Fabrizio Pennacchi.
Il giudice ha disposto una condanna a 2 anni per un ottavo imputato, Alessandro Di Carlo, responsabile della sorveglianza della Esgra, ditta vincitrice dell’appalto per la manutenzione di quel tratto di strada, in quanto l’uomo aveva scelto il rito abbreviato.