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Sono in aumento in Italia i femminicidi. Nel 2022 sono stati 103, 61 dei quali avvenuti per mano del partner o ex partner, 34 da un genitore o da un figlio. Queste le cifre ricordate in un’analisi condotta in occasione della Festa dell’8 marzo da parte della Direzione centrale della Polizia criminale. Ma nel nuovo anno le cose non vanno certamente per il meglio.

Infatti, dall’inizio del 2023 i casi registrati sono stati già 20.

Dall’1 gennaio al 5 marzo 2023, si registrano ben 56 omicidi, con 20 che vedono vittima la donna, di cui 18 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 11 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Rispetto a questi dati, però, vanno aggiunti gli ultimi due casi: quello dell’anziana uccisa dal marito a Trieste il 6 marzo e il femminicidio avvenuto a Rosarno (Reggio Calabria), proprio l’8 marzo. Di seguito il report completo con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno.

Delle 125 donne uccise nel 2022, il 95% sono maggiorenni e il 78% italiane. Gli omicidi di donne erano stati 119 nel 2021. Negli ultimi quattro anni, a fronte di un numero stabile di omicidi, 319, c’è stato anche un aumento dei casi in cui la vittima è donna: da 112 del 2019 siamo passati a 125 del 2022, con un aumento del +12%.

Negli omicidi in ambito familiare o affettivo prevale l’utilizzo di armi improprie o armi bianche, usate in 49 dei casi accertati; in 23 sono state utilizzate armi da fuoco. Sedici donne sono morte per asfissia, soffocamento o strangolamento, 14 per le percosse, in un caso è stato usato un veleno.

Al crimine più cruento e irreversibile si accompagnano anche altri gravi crimini che producono sulle vittime e propri effetti fisici e psicologici. Per quanto riguarda i cosiddetti reati spia, possibili indicatori di una violenza di genere, dopo un trend in progressivo e costante incremento nel quadriennio, il 2022 mostra invece un significativo decremento sull’anno precedente per gli atti persecutori (17.259 di cui il 74% contro donne, 18.724 nel 2021) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (23.196 casi, l’81% con vittime donne, 23.728 nel 2021).

Poi ci sono anche le violenze sessuali con un incremento di 5.991 di cui 91% contro donne, mentre erano state 5.274 nel 2021. Potrebbe trattarsi anche, viene spiegato, di una maggiore propensione alla denuncia da parte di vittime e testimoni.