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Renée Amato, di 19 anni, e la madre Nicoletta Zomparelli, di 49 anni, avrebbero fatto da scudo, rispettivamente  alla sorella e figlia Desyrée Amato, di 22 anni, prima di morire.

A darne notizia è Il Messaggero, che scrive che durante il litigio avvenuto tra Desyrée e il presunto assassino, Christian Sodano, le due si sarebbero messe davanti alla 22enne, per proteggerla, e gli avrebbero urlato contro a Sodano di lasciarla in pace. A quel punto, lui avrebbe tirato fuori la pistola di ordinanza, loro – stando ai racconti del ragazzo – gli si sarebbero scagliate addosso e lui avrebbe sparato, con una prima ricostruzione, nove colpi di arma da fuoco.

Secondo quanto riporta il quotidiano romano, Sodano, finanziere orfano, veniva accolto spesso nella villetta della famiglia Amato e anche la notte prima del duplice omicidio – martedì – aveva dormito là. Nel pomeriggio del giorno dopo, cioè di mercoledì, la feroce lite culminata in tragedia.

Desyrée è fuggita in bagno e dove  è rimasta chiusa fino a quando non ha sentito il  silenzio, è uscita ed è scappata nei campi fino a raggiungere una  piazzola di sosta di un distributore di benzina e, chiamare il 112.

I militari l’hanno trovata nel posto da dove ha chiamato le forze dell’ordine, in evidente stato di shock.

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