Una donna di 39 anni, Giusy Levacovich, è stata trovata morta ieri mattina, intorno alle 10, nella casetta prefabbricata in cui viveva all’interno di un campo nomadi a Buggiano, in provincia di Pistoia.
Il corpo era appeso a un cappio, come se si fosse impiccata. Ma gli investigatori, coordinati dalla procura, con il magistrato di turno che ha fatto il sopralluogo, hanno iniziato ad avere dei sospetti. Dai primi accertamenti rilevati, di natura medico-legale, sono emersi dei segni di strangolamento, non compatibili con quelli provocati dalla corda che la vittima aveva al collo.
A dare l’allarme al 118 sarebbe stato un parente della vittima. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, il compagno della 39enne risultava irreperibile e così sono scattate subito le ricerche. Poco prima delle 20 di ieri sera l’uomo si è presentato in caserma, dove è iniziato subito l’interrogatorio.
L’uomo potrebbe essere accusato di aver inscenato un suicidio per nascondere quello che in realtà sarebbe stato un omicidio. La donna lascia tre figli.
ph credit dal web