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Arriverà entro il 2011 anche in Italia la prima pillola efficace contro la sclerosi multipla, una malattia come tutti sanno, è di origine autoimmunitaria e solo nel nostro Paese colpisce oltre 60 mila persone, soprattutto giovani 20-40 anni e donne (3 volte più colpite degli uomini), facendo registrare così una diagnosi ogni 4 ore.

Ebbene, durante il quinto meeting organizzato congiuntamente dai comitati europeo e americano per la ricerca nonché il trattamento della sclerosi multipla (Ectrims/Actrims), in corso ad Amsterdam, la casa farmaceutica svizzera Novartis ha annunciato l’imminente debutto italiano del fingolimod, farmaco già autorizzato in Usa e Ue e somministrato finora a 25 mila persone nel mondo.

Tale prodotto da il via all’uso di una nuova famiglia di farmaci sancendo così il debutto di una nuova terapia in formato compressa per una malattia che costringeva i pazienti a continue iniezioni o infusioni.

Il Fingolimod, è stato concesso in licenza da Mitsubishi Tanabe Pharma Corporation e sviluppato nei laboratori Novartis, capostipite dei modulatori dei recettori della sfingosina 1-fosfato.

Come funziona? Non distrugge i linfociti ribelli che aggrediscono la mielina, guaina che riveste e protegge i nervi, ma li sequestra, così, una volta che ha confinati nei linfonodi, i globuli bianchi essi non possono propagarsi nel sangue con una conseguente riduzione del danno infiammatorio.

Questo farmaco si assume solo una volta al giorno ed è autorizzato in Europa nella dose di 0,5 milligrammi per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (85% delle forme).

In diversi studi clinici esso ha dimostrato un’efficacia e una tollerabilità superiore all’interferone beta, a spiegarlo è Giancarlo Comi, uno degli sperimentatori di questa nuova pillola, direttore del Dipartimento neurologico e Istituto di neurologia sperimentale all’Irccs San Raffaele di Milano.