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Nel 2010 è stato di un miliardo di euro il mancato incasso da parte dello Stato per quanto riguarda la tassa di circolazione automobilistica.

Ebbene, secondo uno studio, elaborato dall’Unione rappresentanti autoveicoli esteri sulla base di dati Aci, il fisco avrebbe incassato 5,6 miliardi di euro invece dei 6,6 che sarebbero dovuti entrare dal pagamento effettivo dei 34 milioni e 650 mila di bolli.

Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, spiega dunque che “Le maggiori entrate potrebbero essere di ausilio a un recupero del mercato automobilistico italiano, qualora destinate a progetti mirati”. Poi aggiunge “e noi siamo disponibili a collaborare con l’Aci e le istituzioni preposte, mettendo a disposizione i dati e le conoscenze acquisite, al fine di un repentino accertamento e recupero delle imposte presumibilmente evase, sia riferite al bollo auto che quelle, pure rilevanti, inerenti l’assicurazione RC auto”.

Del 2011 i dati non sono stati elaborati, ma è possibile che anche per tale anno sia stata alta l’evasione.

Intanto, per milioni di italiani la tassa di circolazione scade il 31 gennaio. Andando sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate è possibile attraverso un servizio, poter eseguire il calcolo dell’importo, in base al numero di targa della propria vettura.

Il pagamento può essere eseguito negli uffici postali, nelle banche convenzionate, presso tutte le delegazioni Aci, o anche nelle agenzie di pratiche auto abilitate, oltre che nelle tabaccherie autorizzate e online sui portali aci.it e poste.it.