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Secondo un’analisi fatta dal Rapporto Ue 2012, l’Imu deve essere più equa ed avere un effetto redistributivo, ovvero deve essere modificata in senso più progressivo. La vecchia Ici non ha impatto sulle disuguaglianze ed aumenta leggermente la povertà.

Questa la valutazione della Commissione europea in un rapporto sull’occupazione in Europa che analizza anche la tassazione: “Le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla disuguaglianza sociale in Estonia, mentre in Italia si ritiene che aumentino leggermente la povertà“.

In un riquadro dedicato all’Italia, gli economisti dell’Unione Europea, dicono anche che alcuni punti della nuova riforma del 2012 che riguarda l’Imu “potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzare la sua progressività“.

La Ue, ha però precisato che il rapporto “riguarda l’impatto dell’imposta immobiliare italiana nel 2006” e quindi l’Ici e “non la nuova imposta“, l’Imu, inoltre, aggiunge che “non analizza l’impatto redistributivo della nuova imposta e non suggerisce che la riforma ha effetti negativi sulla povertà o sulla redistribuzione“.

Infine sottolinea che la riforma “avrebbe avuto un impatto più progressivo sulla distribuzione del reddito se la base fosse stata spostata dai valori catastali a quelli di mercato“.

C’è però da aggiungere che l’Imu è più alta rispetto all’Ici ed in un periodo di crisi economica come quello che siamo vivendo, tale tassazione ha inciso eccome sulle disuguaglianze facendo aumentare anche la povertà.