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Si chiama Victoria Azarenka ed è la regina di Melbourne. La bielorussa si riconferma campionessa degli Australian Open battendo per 3-6, 6-4, 6-3 la cinese Na Li. Dopo il successo del 2012, Vika si replica in questo 2013 grazie anche a una buona dose di fortuna.

Non è sbagliato, infatti, ricordare che la Li è avanti di un parziale e, pur sotto di un break, pare destinata ben presto a recuperare il gap, grazie anche a un tennis più efficace e vario rispetto all’avversaria che fatica un po’ a trovare la quadratura del cerchio. Nel quarto gioco del secondo set la tennista asiatica appoggia male la caviglia sinistra, prendendo una storta che la costringe a uscire dal campo zoppicando e chiedere il medical time-out.

La Li, però, non intende mollare proprio quando il traguardo non sembra così lontano e torna a giocare con una fasciatura rigida che le impedisce fluidità nei movimenti. Tutto sommato tiene botta e pur perdendo il secondo parziale per 4-6, sembra sulla via del recupero nel terzo.

Peccato che a inizio parziale, subito dopo l’interruzione di dieci minuti per i fuochi artificiali celebrativi dell’Australia Day, nel tentativo di recuperare un’accelerazione della Azarenka, la caviglia sinistra ceda nuovamente e la cinese cada sbattendo la testa. Ancora un’interruzione, preoccupazione per le sue condizioni: la Li, però, resiste e tranquillizza tutti, ma quando torna in campo è palese che non può più farcela.

Alla fine si arrende per 3-6 alla numero 1 del mondo, con tanti rimpianti perché se la sfortuna non si fosse messa in mezzo, chissà cosa sarebbe successo…

Con i se e con i ma, però, non si scrive la storia. Il tennis è anche questo e la regina di Melbourne è ancora lei, Vika Azarenka. Chapeau.