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Nei giorni scorsi ha destato scalpore uno spot pubblicitario che ritraeva una donna nuda esanime nel letto e a fianco un uomo con lo strofinaccio in mano. Lo slogan, studiato da un’azienda di Casoria (Napoli) per pubblicizzare i propri prodotti per l’igiene della persona e della casa, recitava: “Elimina tutte le tracce”. La pubblicità era stata progettata anche nella versione femminile, con una donna con uno strofinaccio in mano e un uomo che giaceva per terra.

L’immagine con lo slogan, oltre ad essere apparsa sui manifesti pubblicitari per le strade di Napoli, è stata postata anche sulla pagina Facebook dell’azienda, attirando l’ira generale che ha visto il fatto come un’istigazione al femminicidio e alla violenza.

Dal canto suo l’azienda di Casoria di difende parlando di “una classica tempesta in un bicchiere d’acqua”. “C’è stata una lettura distorta del messaggio. Ovviamente non c’è alcuna istigazione al femminicidio: chi lo afferma lo fa in maniera davvero impropria. La ditta voleva far leva sull’ironia del messaggio: sul manifesto si vantano le doti del nuovo prodotto che ‘ammazza’ lo sporco – spiegano i rappresentanti dell’ufficio marketing –. Ci dispiace che ci sia stato questo clamore mediatico, è semplicemente un messaggio pubblicitario, come tanti altri, che serve a richiamare l’attenzione. Nessun intento offensivo verso le donne, come dimostra anche la doppia versione del manifesto. Anzi, ora siamo noi ad essere oggetto di messaggi offensivi’”.

Ad ogni modo il Governo ha ordinato lo stop immediato della pubblicità e a confermarlo è stato il ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità Elsa Fornero: “In data 28 marzo ho immediatamente provveduto a chiedere all’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria il ritiro della pubblicità dello ‘straccio magico’ visibile nei cartelloni affissi nelle strade della città di Napoli. Pubblicità siffatte, che prendono spunto dal drammatico fenomeno del ‘femminicidio’, oltre a svilire l’immagine della donna, istigano ad ingiustificati e gravissimi comportamenti violenti. L’attenzione per le donne ed i loro diritti passa anche attraverso una pubblicità corretta che non svilisca la loro dignità”.