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Gli uomini sono stati sempre il sesso pigro in casa, ma sembra che le cose stiano cambiando.

L’associazione Uomini Casalinghi si è costituita, con l’obiettivo di superare con la compagna la «sindrome della massaia», suddividendo i compiti e le responsabilità in modo equo, coinvolgendo tutta la famìglia nei lavori domestici ed infine affrontando il problema del congedo maternità/paternità.

L’associazione è nata per la volontà di alcuni componenti con l’esigenza di vivere la casa e le faccende domestiche come una realtà viva e vitale, fonte non di stress ma di piacere.

Il ruolo di maschi “serviti e riveriti” sta andando dunque sempre più a scemare. Molti uomini, vogliono sentirsi in prima persona gratificati dal riscoprire la dimensione domestica ed è stata questa la molla che ha fatto nascere questa associazione.

Gli iscritti sono uomini dai venti ai settanta anni, sposati e single, che si dedicano totalmente a questo, altri invece, lo fanno con piacere al ritorno dal lavoro, altri sono uomini in pensione che hanno scoperto il piacere di stare in casa.

La cosa importante per tutti è quella di considerare le faccende domestiche come qualcosa di piacevole da fare.

L’essere casalinghi può essere considerato uno status sociale non inconciliabile con lo svolgimento di altre attività, molti considerano un privilegio potersi occupare completamente e a tempo pieno della casa.