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Secondo lo studio Cosmo chiesto dall’Associazione dei malati di sclerosi multipla, i cui risultati sono stati resi noti dal dottor Giancarlo Comi del San Raffaele di Milano, il 97% delle persone con Sclerosi Multipla non presenterebbe contemporaneamente anche la CCSVI. E dalle analisi fatte su 1.800 malati di Sclerosi e di altre malattie neurologiche arriva ora la certezza che non esisterebbe alcuna correlazione tra l’insufficienza cerebrospinale e la sclerosi multipla.

I neurologi Giancarlo Comi e Gianluigi Mancardi a capo dello studio, sostengono infatti che “I dati di tale studio, non lasciano spazio ad alcun tipo di obiezione o dubbio: l’associazione tra (Ccsvi) e sclerosi multipla non esiste, né all’inizio né nelle fasi progressive della malattia“, invitando, dunque, a “mettere la parola fine a una vicenda che ha avuto strascichi anche dolorosi per i pazienti“. Eppure, sono tanti a pensarla diversamente, a credere nella terapia del Prof. Zamboni.

Il presidente dell’Aism Roberta Amedeo si è espressa così, su tali risultati: “Ora siamo felici perché abbiamo prodotto una risposta inattaccabile alle domande di molti. Ma sono consapevole che non è finita qui: non possiamo certo impedire di operarsi a chi vuole sottoporsi all’intervento di angioplastica venosa”. Sì, perché, alcuni malati che si sono sottoposti alla terapia Zamboni, avrebbero avuto dei risultati positivi, ecco allora che in molti è nata la speranza di provarla. Ma con questo nuovo risultato, chissà cosa penseranno gli altri che erano in lista di attesa?

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