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Le oltre 200 studentesse rapite dalla loro scuola di Chinok il 14 aprile scorso da parte dei jihadisti di Boko Haram sono ancora in Nigeria. Ne è convinto il governatore dello Stato nigeriano di Borno, Kashim Shettima, che alla Bbc ha rivelato di aver visto le ragazze, fornendo l’informazione alle forze armate affinché facciano le dovute verifiche.

Le liceali rapite sono state convertite all’Islam e saranno liberate in cambio dei nostri prigionieri”. Queste le parole dei militanti islamici di Boko Haram che un mese fa hanno sequestrato le giovani e che ora hanno diffuso un nuovo video.

Intanto il governo nigeriano chiude la porta alle trattative annunciando attraverso un consigliere speciale del presidente che: “L’esecutivo non ha intenzione di pagare un riscatto: la vendita di esseri umani è un crimine contro l’umanità

Ma il presidente francese Hollande allarmato da tale situazione, chiede un urgente vertice con altri Stati ai fini della sicurezza in Africa occidentale e sulla imminente minaccia rappresentata da Boko Haram.

Il summit che propone Hollande, dovrebbe coinvolgere i leader di Nigeria, Ciad, Camerun, Niger e Benin, con la possibile partecipazione dei rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea.