Claudio Baglioni è tornato a Lampedusa in aiuto dei suoi concittadini e per dimostrare ancora una volta il suo grande amore per l’isola e i suoi abitanti.
Si è svolta ieri mattina, una riunione a casa del cantautore romano, alla quale hanno preso parte quasi tutti gli imprenditori di Lampedusa, per discutere con Claudio l’organizzazione di eventi per il prossimo mese di settembre.
Molte le idee esposte da entrambe le parti al fine di organizzare una serie di eventi che possano ricondursi ad O’Scià, l’evento che per oltre dieci anni ha caratterizzato il periodo settembrino di Lampedusa e Linosa.
O’Scià si è rivelata una rassegna di musica e spettacolo, alla quale hanno partecipato nel corso degli anni oltre 300 artisti italiani ed internazionali, che ha fortemente incentivato il turismo nelle Pelagie, un vero toccasana per l’economia locale. Il titolo della manifestazione è dato da una parola che nel dialetto lampedusano significa ‘fiato mio’ o ‘mio respiro’ che gli isolani adoperano come saluto amichevole.
La manifestazione, che si è svolta sulla spiaggia della Guitgia, ed è nata come forma di sensibilizzazione sul problema dell’immigrazione clandestina che da anni affligge l’isola siciliana, è venuta alla luce come un concerto quasi improvvisato da Baglioni davanti agli ombrelloni, divenendo, con le successive edizioni, un evento di notorietà internazionale per la qualità e la quantità degli artisti coinvolti.
Alla fine della riunione tutti gli imprenditori si sono dichiarati a disposizione dell’artista romano per qualsiasi evento voglia ad organizzare.
Collaborazione che ha già funzionato nel corso degli anni, quando gli imprenditori hanno messo a disposizione le loro strutture ricettive per accogliere gli ospiti di O’Scià, alleviando il peso enorme dei costi sostenuti dall’organizzazione.
L’associazione degli imprenditori di Lampedusa hanno infatti lanciato anche una petizione affinché la manifestazione O’Scià potesse rinascere.
Migliaia gli isolani hanno aderito all’iniziativa. Il registro con la raccolta delle firme è stato consegnato a Rossella Barattolo presidentessa della Fondazione O’Scià e a Claudio Baglioni, che hanno pubblicamente ringraziato sia coloro i quali si sono impegnati per raccogliere le firme che quanti vi hanno aderito firmando.