In netto aumento, i trapianti in Italia, in particolar modo, quelli di fegato e reni, che segnano il +4%, mentre calano quelli di cuore, perché sostituiti dall’utilizzo di dispositivi artificiali.Nel 2013 le donazioni andate a buon fine sono state 1102, nel 2014 le proiezioni segnano 1167 mentre i donatori passano da 1318 a 1380.
Dati illustrati ieri Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, intervenuto al convegno ‘Un dono di vita inestimabile. Il Trapianto”, presso la Camera dei Deputati, che parla di una vera e propria inversione di tendenza grazie a un centro operativo unico nazionale che mette in relazione le diverse esigenze regionali.
Uno dei dati più positivi, secondo quanto spiegato dall’esperto, sarebbe legato alle morti neurologiche, che rendono possibile il trapianto e che nel 2013 sono state 2270, mentre nell’anno 2014, non ancora terminato, 2317, ma, che come spiega l’esperto, “possono ancora aumentare del 30%”.