“La scacchiera di Aushwitz” è un romanzo incredibile, emozionante, commovente, scritto da John Donoghue.
Un ebreo, un ufficiale SS si trovano davanti alla partita a scacchi più terribile di sempre, dove ad ogni pedina corrisponde ad una vita umana.
L’SS Paul Meissner è stato trasferito dal fronte russo ad Auschwitz. Una ferita a una gamba lo costringe a occuparsi dell’amministrazione dei reparti SS e dell’efficienza dei campi di concentramento. In particolare, dalle altissime gerarchie del Reich. E’ appena arrivato l’ordine di innalzare il morale delle guardie attraverso attività ludiche ma anche edificanti. Meissner decide così di fondare un club degli scacchi dove le guardie possano sfidarsi tra loro; presto però viene a sapere che anche i prigionieri giocano di nascosto a scacchi e nella fattispecie circolano voci su un ebreo francese, un certo Emil Clément chiamato ”l’orologiaio”, che pare sia davvero imbattibile. Meissner decide di incontrarlo e tra i due nasce subito un rapporto strano che sfocia in una sfida, la più pericolosa e angosciante di sempre: giocare contro le SS mentre in palio c’è la vita o la morte di altri prigionieri.
Vent’anni dopo, Emil Clément, ormai scrittore di successo, incontra per caso Meissner ad Amsterdam. Emil preferirebbe non aver nulla a che fare con lui ma Meissner insiste. Che cosa vuole da lui?
In un crescendo di emozione che scava nelle profondità dell’animo umano, La scacchiera di Auschwitz è un romanzo capace di sorprendere, un’avvincente storia di amicizia e redenzione, che apre uno spiraglio di luce in uno dei periodi tra i più bui dell’umanità.
Il libro edito Giunti Editore (pp 432) è disponibile da ottobre in tutte le librerie al prezzo di 14 euro.
John Donoghue vive a Liverpool e prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura si è occupato per anni di salute mentale, pubblicando numerosi articoli su prestigiose riviste del settore. La scacchiera di Auschwitz è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in 7 paesi.