La rinite allergica (RA), uno dei disturbi cronici più diffusi in tutto il mondo.
Secondo la fotografia scattata da GfK Eurisko per Meda Pharma, sono oltre 6 milioni gli italiani che ne soffrono e, nonostante la maggioranza (64%) faccia uso di farmaci, non riesce a raggiungere un risultato soddisfacente dal punto di vista dei sintomi: quasi 8 su 10 (75%) considerano il disturbo molto o estremamente fastidioso e 1 su 2 (47%) lo reputa molto o estremamente fastidioso.
A soffrine: giovani (oltre il 50% è under 44 anni), con una leggera prevalenza al femminile (le donne colpite sono il 55% contro il 45% degli uomini) e quasi il 40% soffre del disturbo in modo cronico e persistente, con picchi in coincidenza della stagionalità pollinica (primavera e inizio autunno).
Dall’indagine emerge anche che i sintomi più frequenti sono: nasali (congestione e prurito per il 70% del campione, starnuti per il 63% e naso che cola per il 60%), oculari (prurito per il 46% e lacrimazione per il 42%) e respiratori, con ben il 36% dei sofferenti che riferisce difficoltà a inalare aria. Un dato questo molto preoccupante, alla luce del fatto che chi soffre di rinite e non si cura in modo appropriato corre anche un rischio fino a 1,5-4,5 più elevato di soffrire di complicanze gravi.
“Recenti studi clinici condotti su pazienti osservati nella loro quotidianità, dimostrano che l’utilizzo delle più innovative terapie e di nuovi strumenti per misurarne l’efficacia, possono offrire migliori prospettive di cura e gestione della patologia” – spiega iG.Walter Canonica, Presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaac).