“Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente. Il sangue di chi è sfruttato nel lavoro è un grido di giustizia al Signore. Lo sfruttamento del lavoro nero, nuova schiavitù, è peccato mortale”. Lo ha detto il Papa durante la messa tenuta questa mattina a Santa Marta, secondo quanto si legge sulla pagina twitter dell’Osservatore romano.
Il Papa è poi intervenuto ancora una volta a parlare di migranti, sottolineando che bisogna disarmare i trafficanti, e non avere paura, significa non cedere alle seppur comprensibili “paure” che “terrorismo” e afflusso dei profughi inducono in noi, a cooperare per “affrontare” i problemi affinché siano “garantiti i diritti” dei profughi e dei rifugiati, “assisterli” quando giungono nei nostri Paesi e a promuovere “iniziative per aiutare le popolazioni a restare in patria”.
Francesco ha chiesto anche “sforzi per privare delle armi quanti usano violenza”, di porre fine a traffico umano e commercio di droga.