Grave infortunio ad Arkadiusz Milik nel corso di Polonia-Daniamarca giocata ieri sera. L’attaccante del Napoli ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: dovrà ora essere operato e restare fermo per circa 4 mesi.
L’infortunio è avvenuto sul finire del primo tempo, dopo aver causato il rigore del momentaneo 2-0 della Polonia che ha poi vinto per 3-2 contro la Danimarca.
L’attaccante è stato sostituito e sottoposto nella notte a risonanza magnetica che ha evidenziato l’infortunio al crociato.
Rientrerà in giornata a Roma per le visite e gli esami diagnostici da parte dei sanitari del Napoli. Ad annunciarlo è il Napoli stesso in un comunicato stampa.
Milik sarà trasferito a Villa Stuart dove svolgerà gli approfondimenti sul crociato del ginocchio e se sarà operato domani dal professore Mariani.
La previsione di quattro mesi di stop, rispetto al passato infatti questo tipo d’infortunio si recupera in tempi più rapidi così come è già avvenuto per Insigne.
Intanto, però, il Napoli dovrà pensare a sostituirlo. A trovare una valida aalternativa. Cosa non facile visto che Milik aveva compiuto un vero miracolo in pochissimo tempo. Aveva conquistato già il cuore dei tifosi partenopei.
Con 7 gol in sole 9 presenze tra campionato e Champions, Milik ha aveva sostituito egregiamente Higuain. Il suo infortunio in nazionale ora riapre la questione bomber in casa Napoli e consegna a Gabbiadini la responsabilità, nonché un’occasione importante per dimostrare a Sarri e ai tifosi, quanto vale.
Non solo. Dovrà segnare tanti gol per tenere testa alla Juve in classifica.
Il calciatore avrà tempo fino a gennaio, quando si capirà anche come starà procedendo il recupero di Milik. Se i tempi saranno lunghi (a febbraio potrebbe essere clinicamente guarito ma bisognerà quanto potrà rendere in campo) allora si procederà con l’ingaggio di un altro centravanti: fino all’ultimo giorno della sessione estiva il Napoli ha trattato Pavoletti con il Genoa ma questo non può essere considerato altro che un indizio.
Fino a gennaio, infatti, potrebbe saltar fuori un nome a sorpresa come ad esempio Zapata, in prestito all’Udinese e sarebbe facile farlo rientrare alla base con qualche mese di anticipo.