La morte di una insegnante a Roma aveva fatto pensare subito alla meningite. Invece, la Regione Lazio in un nota, ha fatto sapere che «In relazione al decesso della donna morta il 26 dicembre scorso presso il Policlinico Gemelli si precisa che, effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona».
«In accordo con raccomandazioni internazionali, si comunica inoltre che in seguito alle prime informazioni la Asl Roma 2 ha fatto eseguire la profilassi precauzionale dei contatti stretti (circa una trentina di persone) – si legge nel comunicato – La donna, che insegnava presso la scuola Cesare Battisti alla Garbatella e aveva poco più di 50 anni, era stata ricoverata il giorno di Natale presso l’Ospedale San Giovanni e successivamente era stata trasferita al Policlinico Gemelli. La profilassi per la famiglia della paziente è scattata il giorno di Natale, mentre per gli alunni, le loro famiglie, e per il personale della scuola in contatto con la donna è scattata grazie all’intervento della Asl Roma 2, in collaborazione con l’Autorità scolastica, nella giornata di ieri (27 dicembre) a seguito della notifica da parte del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni».
Marina Campitelli, preside della scuola Cesare Battisti a Roma, sul caso della maestra dell’istituto da lei diretto morta il giorno di Santo Stefano per meningite precisa «L’allarme sembra rientrato. Per le indicazioni che ci danno – non siamo medici – le famiglie direi che possono stare più tranquille. Abbiamo agito come ci è stato chiesto e come era giusto fare».
I funerali dell’insegnante di matematica, Maria Pia De Nigris, 59 anni, sposata e con un figlio di 27 anni, si svolgeranno domani nella chiesa di San Francesco Saverio accanto alla scuola, alla Garbatella. La maestra abitava nello stesso quartiere della scuola. E’ stata in cattedra fino a giovedì, a scherzare con i bambini e assegnare i compiti delle vacanze, perché l’ultimo giorno di scuola si fa festa. Poi la febbre alta, i dolori alla testa, la morte.