Il neoministro Giancarlo Galan, in visita ad Assisi, in occasione della riapertura della tomba di San Francesco, si dice contento per quella che è la prima vera uscita da Roma come ministro dei Beni Culturali.
Non poteva andare meglio. ”Ho assistito a qualcosa di straordinario – ha detto durante la conferenza stampa il ministro – il restauro e’ stato fatto in un mese e mezzo. E noi dobbiamo avere riconoscenza per questi custodi che non sono i proprietari, ma hanno custodito in maniera perfetta questo posto”.
Poi ha aggiunto ”Lo Stato sara’ al loro fianco perche’ e’ un suo dovere. Ma anche perche’ c’e’ una convenienza. Qui arrivano 4,5 milioni e mezzo di visitatori l’anno e anche lo Stato ha interesse a mantenere questo posto pulito e decoroso”. ” E per questo – ha concluso il ministro – ci sara’ un flusso continuo di interventi a piu’ livelli”.
Galan ieri ha, visitato la basilica di Assisi e si è soffermato sulle emozioni che suscita in lui l’enorme patrimonio artistico e culturale italiano.
Il ministro ha poi chiarito ai tanti giornalisti che lo incalzavano che “per senso istituzionale” non intende fare anticipazioni. Dovrà riferire mercoledì prossimo al Senato sui suoi programmi per il mandato, che dice di aver stilato dopo aver sentito i suoi predecessori, compresi quelli dei governi di centrosinistra.
Indica poi proprio il restauro della cripta della basilica di San Francesco come esempio da seguire per il futuro: 135 mila euro di costo, trovati anche grazie al concorso di privati, e solo un mese e mezzo di lavori. Ed è questa per lui la strada che si dovrà seguire per il futuro.