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Per chi soffre di pressione alta, la liquirizia è dannosa anche per il cuore. Se mangiata in elevate quantità, dopo i 40 anni, potrebbe infatti portare infatti ad aritmie cardiache anche gravi.

Basterebbe, dicono gli esperti, una quantità pari a 57 grammi di liquirizia nera al giorno per due settimane per causare ritmo cardiaco irregolare o aritmia.

Il campanello d’allarme, giunge dalla Food and Drug Administration (FDA) americana, che punta il dito contro la “glicirrizina ”, il composto di dolcificante derivato dalla radice di liquirizia e che fa abbassare i livelli di potassio nel sangue.

La glicirrizina è il principio attivo presente nella liquirizia, capace anche di intervenire sui livelli di aldosterone, ormone che regola la pressione arteriosa. È per questo motivo che la liquirizia, se consumata regolarmente e in quantità elevate, non è indicata per chi soffre di ipertensione, è invece indicata, ma senza esagerare per coloro che soffrono al contrario di pressione bassa, problemi gastrointestinali, aerofagia, stitichezza, digestione lenta e ulcere gastro-duodenali.